La copertina del numero 9 di Boxe Ring (foto Scattisportivi.com) non poteva che ritrarre l’epilogo del match italiano più atteso dell’anno, il secondo atto della sfida europea tra i pesi welter Leonard Bundu e Daniele Petrucci. Firenze, Mandela Forum: la campana suona la fine della dodicesima e ultima ripresa. Daniele è stanco, ha lottato fino alla fine, le provate tutte. Non ha nulla da rimproverarsi. Il sopracciglio destro è aperto, sul viso c’è un pò di sangue ma è solo un piccolo taglio.
Leonard Bundu sa di avere vinto e apre le braccia verso il rivale. Il verdetto sportivo è già nei loro occhi. Istintivamente lo ringrazia: non c’è gloria senza un valoroso avversario con cui battersi. E’ all’apice della sua carriera: stasera – a 37 anni – ha coronato il sogno di una vita. Questa serata non la dimenticherà mai.
Daniele Petrucci si rifarà. L’idolo del pugilato romano ha ancora tanto da dare sul ring, e il ring può dare ancora tanto a lui. Non lo dice l’anagrafe, ma il suo indubbio talento e la sua incrollabile determinazione. La capitale lo aspetta a braccia aperte, proprio come Leonard nella foto. Questa sconfitta renderà ancora più bello il tronfo che – nel prossimo futuro, mia personalissima previsione – renderà giustizia anche alla sua carriera. Senza dimenticare chi lavorerà assieme a lui nella realizzazione di questa impresa: il maestro Maggi e il manager Davide Buccioni.
Per Leonard c’è già una prestigiosa difesa in vista contro l’esperto Gianluca Branco, prevista per Marzo. Poi forse Matthew Hatton, ma questi sono solo rumors.