8 Maggio 2015 Scattisportivi

Giovanni De Carolis

Giovanni De Carolis, all'angolo durante un match

Giovanni De Carolis campione intercontinentale IBF dei pesi super medi

Nato a Roma, è alto 184 cm e pesa 77Kg.

Giovanni De Carolis colpisce Ndiaye al volto

Giovanni De Carolis colpisce Ndiaye al volto

L’inizio di carriera nei pesi medi

De Carolis debutta tra i professionisti all’età di ventitré anni, nel novembre del 2007, contro lo slovacco Marian Tomcany, avversario di scarso valore, regolato con un KO Tecnico alla 2ª ripresa. Dopo altre cinque vittorie, in altrettanti incontri, di cui quattro ai punti ed una per KO tecnico, sempre alla 2ª ripresa, il 14 giugno del 2008, il pugile romano tenta l’assalto al titolo giovanile dei pesi medi, versione IBF, sfidando il campione ucraino Max Bursak, detto The Tiger, forte di un record di 14 vittorie di cui 4 prima del limite, 1 pareggio e nessuna sconfitta. De Carolis perde per KO tecnico all’8ª ripresa, non riuscendo mai ad impensierire l’avversario, che, peraltro, nel 2013, sarebbe diventato campione europeo dei pesi medi.

Nonostante la prima sconfitta in carriera, giunta al suo settimo incontro, De Carolis, sempre nel corso del 2008, sale altre tre volte sul ring, l’ultima delle quali, il 23 dicembre, con una vittoria ai punti sul belga Michael Recloux, detto El Gladiator, conquista il Titolo Internazionale della federazione minore WBF dei pesi medi. Nel 2009, dopo una vittoria contro il mediocre Mugurel Sebe, De Carolis ha l’opportunità di sfidare il campione italiano dei pesi medi, Gaetano Nespro. L’incontro, molto equilibrato, termina con una vittoria per split decision a favore del campione in carica. Infatti, mentre i giudici Antonello Paolucci e Remigio Ruggeri assegnano l’incontro a Nespro, rispettivamente con tre e due punti di vantaggio, il giudice Salvatore Galasso vede la vittoria di De Carolis per due punti: 94-96.

Giovanni De Carolis, all'angolo durante un match

Giovanni De Carolis, all’angolo durante un match

Il salto di categoria nei super medi

Nello stesso 2009, dopo la sconfitta con Nespro, Giovanni De Carolis sale tra i pesi supermedi, vincendo ai punti contro l’ungherese Sandor Ramocsa. Nella nuova categoria di peso, il romano rompe subito gli indugi, sfidando il 30 gennaio del 2010, il danese, di origine congolese, Lolenga Mock, detto Lumumba Boy, per il titolo vacante Europeo (EBU-EU) della categoria. Mock era già stato campione europeo EBU-EU nel 2006 e nel 2008. Inoltre, nel 2004, era stato campione EBA (European Boxing Association). Ma, soprattutto, poteva vantare un KO ai danni, nientemeno, che di David Haye, detto The Hayemaker, futuro campione del mondo dei pesi massimi leggeri e dei pesi massimi, steso, nel 2003, alla seconda ripresa, in un incontro che, peraltro, vide sconfitto il danese per KOT alla 4°. L’incontro si tenne ad Aarhus, in Danimarca, sotto il segno di un grande equilibrio. Mock riuscì a prevalere, infatti, con un tiratissimo verdetto di maggioranza: i giudici Erkki Meronen e Jean-Francois Toupin assegnarono la vittoria al danese, rispettivamente per due (113-115) ed un solo punto (114-115), il giudice Beat Hausammann diede un verdetto di parità (114-114).

giovanni-de-carolis-mouhamed-ali-ndiaye-boxe-055

Dopo una sconfitta nei pesi medi contro Matteo Signani, De Carolis, nel 2011, torna tra i supermedi, vincendo per la seconda volta contro Sandor Ramocsa, a maggio, e contro un altro ungherese, Titusz Szabo, per KOT alla 2ª ripresa, a dicembre. Quest’ultimo incontro, in particolare, gli serve da preparazione per la sfida di gennaio 2012 contro lo spagnolo Blas Miguel Martinez, detto El Colorin, valida per il titolo di Campione del Mediterraneo, versione WBC e che vede il pugile romano conquistare la cintura con un convincente KO alla 3ª ripresa.

Giovanni De Carolis centra con il destro il suo avversario

Giovanni De Carolis centra con il destro il suo avversario

Alla conquista del titolo, seguono altri due incontri, e, se il primo è una facile vittoria, per KO al primo round, contro il mediocre ungherese Jozsef Molnar, il secondo è il ben più impegnativo match contro il ventenne Attila Baran, già campione slovacco dei pesi mediomassimi e Campione Intercontinentaledei supermedi, versione WBF. Ma, anche in questo caso, De Carolis è autore di una convincente vittoria per KOT all’8ª ripresa. Tra la conquista del titolo di Campione del Mediterraneo, disputatasi a gennaio, e l’incontro con Baran, svoltosi in giugno, sono passati solo cinque mesi, ma De Carolis, già a settembre, è pronto per la sfida contro l’ucraino, naturalizzato polacco, Roman Shkarupa, detto The Lion Heart già campione di Polonia e campione della sigla minore TWBA. L’incontro, valido per il vacante Titolo Internazionale WBC, risulta equilibratissimo, e si risolve con una vittoria per split decision a favore di De Carolis, al quale sia il giudice Francisco Vazquez Marcos, che il giudice Massimo Barrovecchio assegnano la vittoria, rispettivamente per tre (115-112) ed un punto (114-113), mentre il giudice Sergio Silvi vede la vittoria dell’ucraino per un punto (113-114). Dopo la conquista di questo nuovo titolo, De Carolis torna a combattere nel 2013, portando a casa due facili vittorie per KO contro due pugili di secondo livello, Zoltan Kiss Jr ed Artem Solomko.

Giovanni De Carolis Vs Arthur Abraham, la grande sfida

Le due vittorie, sommate ai risultati positivi, conseguiti ininterrottamente dal 2011, gli aprono la strada per la sfida ad Arthur Abraham, detto King Arthur, pugile armeno, naturalizzato tedesco, detentore del Titolo intercontinentale WBO, già campione dei pesi medi, versione IBF, dal 2005 al 2009, campione europeo dei supermedi, versione WBO, nel 2012, e campione del mondo, sempre dei supermedi, sempre versione WBO, dal 2012 al 2013, titolo conquistato, e poi perso nella rivincita, contro Robert Stieglitz. L’incontro si disputa nel novembre del 2013 in Germania e, nonostante De Carolis mostri doti tecniche di alto livello, soprattutto nella prima fase del match, la sfida si risolve con una netta vittoria ai punti per il campione in carica, cui i tre giudici Mihai Leu, Noel Monnet e Andreas Stenberg, assegnano, rispettivamente, 12 (120-108), e 10 (119-109) punti per gli ultimi due, di vantaggio.

Dopo la sconfitta con Arthur Abraham (peraltro, tornato campione dei supermedi qualche mese dopo), Giovanni De Carolis sale ancora sul ring nel marzo del 2014, contro il croato Ivan Stupalo, giovane pugile con già tre sconfitte su otto incontri disputati, vincendo per KOT alla 4ª ripresa.
Nel corso dello stesso anno, esattamente il 1º novembre, il pugile romano ha, nuovamente, l’opportunità di combattere per un titolo, il vacante Intercontinentale IBF, titolo minore ma che vanta, tra coloro che lo hanno detenuto, pugili del calibro di Robert Stieglitz ed Adonis Stevenson. L’avversario è il serbo Geard Ajetovic, pugile di tutto rispetto che, da dilettante, può fregiarsi della partecipazione alle Olimpiadi di Sidney 2000, come peso welter, di una medaglia d’argento ai Campionati mondiali juniores ed una medaglia d’oro a quelli europei e, da professionista, del titolo del Mediterraneo WBC nei mediomassimi, del titolo Europeo WBO nei supermedi, dell’Internazionale IBF, sempre nei supermedi, ma, soprattutto, di due dignitose sconfitte, ai punti, contro due pugili che sarebbero poi divenuti campioni del mondo: Daniel Geale e Dmitry Pirog ed una terza, sempre ai punti, contro il futuro campione europeo Matthew Macklin, nonché di due vittorie, su altrettanti incontri, nella MMA, dove combatte come peso welter. L’incontro si disputa al Pala Olgiata di Roma e vede De Carolis, che atterra Ajetovic alla prima ripresa, conquistare la corona con verdetto unanime, dopo una dura battaglia, che ha messo in evidenza le doti caratteriali e tecniche di entrambi i pugili.

Giovanni De Carolis Vs Mouhamed Ali Ndiaye

Il nuovo titolo, viene difeso da De Carolis il 2 maggio del 2015, contro il connazionale, di origine senegalese, Mouhamed Ali Ndiaye, già campione IBF giovanile e campione del Mediterraneo nel 2006, campione Internazionale, sempre IBF, nel 2007, e campione EBU-EU nel 2011, titolo conquistato per KOT alla 12ª ripresa contro Andrea Di Luisa.

Vedi tutte le foto

Nonostante il palmares di tutto rispetto, De Carolis domina nettamente Ndiaye, vincendolo ai punti con verdetto unanime, mandandolo a tappeto già nella prima ripresa e, più in generale, sovrastandolo sia dalla media e lunga distanza, sia da quella breve.

,